Il fenomeno della violenza di genere, come noto, è caratterizzato da una particolare complessità e da profonde radici culturali, che richiedono, per essere portate ”in superficie” e soprattutto estirpate una strategia globale e una pluralità di interventi di natura diversa, che spaziano dall’adozione di specifici strumenti normativi ad una mirata attività preventiva e repressiva delle forze dell’ordine, dall’impegno della magistratura e dalla predisposizione della tutela delle vittime da parte delle Istituzioni Pubbliche, Associazioni, Operatori sanitari e non ultimo dal coinvolgimento delle c.d. “Agenzie Formative” in primis la famiglia e la scuola.
Nonostante i numerosi provvedimenti legislativi che si sono susseguiti, in un crescendo di misure, dal 2009 in poi in tema di violenza domestica e di genere, la continua emergenza nazionale causata da questo triste fenomeno, ha condotto anche l’attuale Governo a varare un nuovo provvedimento legislativo. Dal 9 dicembre 2023 sono entrate, infatti, in vigore le nuove norme contro gli abusi sulle donne previste dalla Legge 24 novembre 2023, n. 168. Il provvedimento legislativo si compone di 19 articoli, in buona parte modificativi di norme già vigenti. Queste modifiche sono dirette, da un lato, ad aumentare la protezione delle vittime di violenza attraverso misure di prevenzione, il potenziamento di misure cautelari e l’anticipazione della soglia della tutela penale, dall’altro a incrementare la certezza dei tempi dei procedimenti che hanno ad oggetto reati di violenza di genere o domestica. Per fronteggiare tali esigenze la nuova legge investe con numerose modifiche il codice penale, il codice di procedura penale, il codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
In attesa delle prime applicazioni pratiche possiamo intanto ritenere che questo ulteriore pacchetto di misure introduce nuovi e più efficaci strumenti di tutela contro la violenza domestica e di genere che, come noto, si manifesta sotto forma di violenza fisica, psicologica ed economica.
