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Io vengo da un posto, che è la Calabria, dove le radici vengono vissute come una ricchezza e non un limite.
Nei miei racconti parlo di una Calabria che mi ha forgiato, la Calabria che resta e resiste, la Calabria tenace, dura, la Calabria che parte. Una terra mobile, plurale e complessa.
Bellissima e ferita.
Nutro orgoglio soprattutto per quello che la vita in Calabria mi ha dato, nel modo in cui guardo le cose. Mi emoziona il fatto di aver vissuto in un contesto che, per quanto difficile e complicato, ancora oggi preserva uno sguardo non completamente omologato. La Calabria, infatti, è una di quelle terre che ancora oggi offrono un livello di genuinità che in altri posti, anche italiani, è ormai introvabile.
Quando penso alla Calabria mi ritornano nella mente i profumi e i colori della natura, lo Ionio, il Tirreno, la Sila.
Io non sono mai andata via completamente dalla Calabria. Quando ritorno fisicamente, il mio cervello, il mio corpo e l’anima si ricompongono, perchè le mie radici sono lì.